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Congresso DIPROling 2018

Distanza, prossimità e rappresentazioni sull'apprendimento delle lingue: facilità, ostacoli, motivazione e intercomprensione

Università Federale di Minas Gerais (Belo Horizonte – Brasile) – Facoltà di lettere

3, 4 e 5 ottobre 2018

Abstract deadline prorogata al 7 maggio

Parole chiave: transfer, interferenza, rappresentazioni, intercomprensione, distanza, prossimità, parentela linguistica, atteggiamenti, riflessività

Il Congresso è organizzato dall’Università Federale di Minas Gerais (UFMG – Belo Horizonte, Brasile), con il sostegno dei partner francesi e brasiliani[1] del progetto DIPROlinguas (programma CAPES-COFECUB)[2] e dell'Associazione dei Professori di Francese di Minas Gerais (APFMG).

Obiettivo: incoraggiare la ricerca attorno ai concetti e agli approcci a cui questo progetto si dedica  durante il primo anno e presentarne i primi risultati.

Pubblico: Sebbene si svolga nell’ambito del progetto DIPROlinguas, il presente bando contempla l'intera comunità di ricercatori e insegnanti interessati ai temi da esso trattati, in Brasile, America Latina, Europa e nel mondo.

Il progetto DIPROlínguas si propone di studiare l'impatto di un insegnamento basato su relazioni di parentela linguistica, su un'estensione delle capacità di riflessione sulla lingua, le lingue di scolarizzazione e altre lingue, appartenenti alla famiglia romanica o no, presenti nell'ambiente degli studenti come le lingue dell'’eredità linguistica, le lingue del substrato (indigeni, regionali), le lingue dei segni (Libras, LSF, ASL e altre), le lingue dei migranti e le altre lingue stranieri. In effetti, mettere la parentela linguistica al centro del processo didattico significa concentrarsi sui rapporti di distanza e prossimità tra le lingue - culture coinvolte in questo processo, così come la percezione di queste relazioni da parte degli studenti, durante e alla fine dei più diversi tipi di esposizione pedagogica, come, per esempio, sequenze didattiche, discipline, corsi, test, ecc.

Le percezioni delle analogie e delle differenze da parte di insegnanti e studenti, aggiornano in realtà le rappresentazioni di distanze e prossimità tra lingue e culture e possono variare notevolmente (Degache e Depover, 2010) a seconda del contesto, del pubblico, e in particolare, delle scelte pedagogiche, cioè della metodologia di insegnamento.

Tali percezioni possono essere effettive a cinque livelli:

  1. Linguistico: la distanza percepita tra i codici linguistici, il valore operativo, cioè la psicotipologia o il modo  in cui  l’allievo considera la vicinanza linguistica (Kellerman, 1979; Bardel, 2006; Diaz-Ferrero 2017 : 17-18).
  2. Spaziale: la percezione della distanza fisica della/e comunità che parlano tale o tale lingua e il/i territorio/i in cui tale lingua è parlata.
  3. Socio-culturale: la percezione della distanza sociale e culturale tra l'ambiente personale dello studente e la rappresentazione che egli costruisce di valori, pratiche e riti della comunità dei parlanti di una determinata lingua straniera.
  4. Interazionale: la percezione delle variazioni di prossimità tra i parlanti nell'interazione o conversazione, il grado di formalità o informalità a seconda della situazione, gli interlocutori e le questioni trattate.
  5. Transazionale (Moore, 1993 apud Jézégou, 2007), cioè nel grado di prossimità o distanza socio-affettiva tra lo studente e l'insegnante e/o altri studenti e/o locutori delle altre lingue.

Quindi la domanda che si pone in questo congresso è: fino a che punto le rappresentazioni in questi cinque livelli su distanze e vicinanze, registrati all'inizio, durante e alla fine di un’azione pedagogica di formazione, oltre la sua osservazione e descrizione, può influenzare lo sviluppo delle competenze, la concezione dell'alterità, la motivazione e il senso di efficienza di studenti, insegnanti e formatori? (Bandura apud Puozzo-Capron, 2012; Depover, 2016).

Tutti i pubblici e i contesti di insegnamento/apprendimento (formale, informale, faccia a faccia, semi-online, online ...) possono essere contemplati. 

Al momento di presentare la proposta al congresso, ogni autore deve indicare in quale dei seguenti assi si trova la sua ricerca:

  1. Rappresentazioni: approccio descrittivo a rappresentazioni e atteggiamenti (fattori affettivi, idee preconcette, credenze… Lasagabaster, 2006) e le loro variazioni:
    • a proposito della(e) lingua (e) e della relativa appropriazione: circa la facilità/difficoltà; paura, ansia e timore (di interferenza, di false analogie, di confusione ...); fiducia (ad esempio valorizzando le proprie conoscenze) e sfiducia (o eccessiva sicurezza, sopravvalutazione); idea di un apprendimento rapido e intuitivo (Diaz-Ferrero, 2017) (senza dover studiare, senza distinzione tra processi di comprensione e produzione),
    • a proposito di parlanti di questa(e) lingua (e) e della loro lingua e altre pratiche,
    • sui territori in cui sono parlate queste lingue,
    • sulle culture associate a queste lingue.
  1. Incidenze (effetti osservati sui processi di apprendimento)
    • Rapido sviluppo delle capacità di comprensione, differenze e/o squilibrio nel rafforzamento delle capacità (es. comprensione versus production; dimensione scritta vs dimensione orale ...), soprattutto in relazione ai processi di valutazione.
    • Sviluppo della capacità di confrontare le lingue e riflettere sulla lingua (attività metalinguistica).
    • Apertura interculturale, scoperta dell'altro e delle relazioni di alteritá.
    • Sviluppo di motivazione e il senso di efficienza studenti, insegnanti e formatori (autostima).
  1. Scenari e materiali (anche se negli assi 1 e 2 se debbano presentare le pratiche didattiche associate, qui in questa sezione, la presentazione dovrà essere problematizzata e più dettagliata).
    • Presentazioni di esperimenti pedagogici (scenario, dispositivo, test, ecc.) e dei relativi risultati.
    • Presentazioni di materiale didattico (completati o in fase di progettazione o di pianificazione, compresa la valutazione).

Presentazione delle proposte di comunicazione (abstract) a diproling2018.cc@gmail.comfino al 7 maggio 2018

Limite: una pagina, cioè una sintesi di 200-400 parole più le referenze bibliografiche presenti all’interno del testo.

Si dovrebbe indicare quale dei tre assi in cui si inserisce la proposta (rappresentazioni, incidenze, scenari e materiali) e chiarire la sua relazione con la problematica proposta nel congresso.

Lingue: le proposte di comunicazione possono essere in portoghese,  francese, inglese, spagnolo o italiano.

Le comunicazioni possono essere presentate anche in inglese, francese, italiano o lingua dei segni, purché vi sia un supporto visivo scritto, tipo PowerPoint in portoghese o spagnolo, al momento della presentazione, o nel caso delle lingue dei segni, un'interprete.

Istruzioni per l’abstract : cf. fac simile cliccando aqui

E-mail del comitato scientifico a cui inviare le proposte: diproling2018.cc@gmail.com

Pubblicazione : è prevista la diffusione e la pubblicazione on line delle comunicazioni ricevute prima del 20 ottobre 2018, con possibilità di pubblicazione ulteriore su una rivista (da confermare).

E-mail del comitato organizzativo: diprolinguas@gmail.com

Iscrizioni : a partire dal 10 aprile 2018

Sito del congresso: http://www.letras.ufmg.br/diproling2018

 

 

Referenze bibliografiche

Degache, Christian & Depover, Christian (Ed.) (2010). La distance dans l’enseignement des langues. Frein ou levier ? Distances et savoirs. Paris: CNED/Lavoisier, Vol.8, n°3.

Depover, Christian (dir.) (2016). MOOC "Apprendre et faire apprendre", année académique 2016+2017, AUFIFIC, Université de Mons, support capsule 6.3, "Enseignement par imitation et approches affectives de l’apprentissage", p. 2, Online http://mooc.auf.org/

Díaz Ferrero, Ana María (2017). Percepción de distancia lingüística en la adquisición de la lengua portuguesa por hispanohablantes. Horizontes de Linguística Aplicada, ano 16, n. 1, http://periodicos.unb.br/index.php/horizontesla/article/download/21230/18675

Jezegou, Annie (2007). La distance en formation. Premier jalon pour une opérationnalisation de la théorie de la distance transactionnelle. Distances et savoirs 2007/3 (Vol. 5), 2007, p. 341-366. https://www.cairn.info/revue-distances-et-savoirs-2007-3-page-341.htm

Kellerman, Eric (1979). Giving learners a break: native language intuitions as a source of predictions about transferability. Working Papers on Bilingualism, 15, p. 37-57.

Lasagabaster, D. (2006). Les attitudes linguistiques : un état des lieux. Ela. Études de linguistique appliquée, 144,(4), 393-406. https://www.cairn.info/revue-ela-2006-4-page-393.htm

Puozzo-Capron, Isabelle (2012). Le sentiment d’efficacité personnelle et l’apprentissage des langues. In Les Cahiers de l'Acedle, volume 9, numéro 1. Recherches en didactique des langues et cultures, p. 75-94. https://acedle.org/old/spip.php?article3364

 

[1] Nove università fanno parte del progetto DIPROlínguas (2018-2021): Universidade Federal de Minas Gerais (UFMG, Belo Horizonte, Brasil, coord.), Universidade Estadual de Campinas (UNICAMP, Brasil), Universidade Federal do Paraná (UFPR, Curitiba, Brasil), Université Grenoble Alpes (UGA, França), Université Lumière Lyon 2 (ULL2, França), Universidade Federal do Rio Grande do Norte (UFRN, Natal, Brasil), Universidade de São Paulo (USP, Brasil), Universidade Federal de Ouro Preto (UFOP, Brasil), Universidade Federal de Uberlândia (UFU, Brasil).

[2] Il presente congresso é organizzato con il sostegno della CAPES, Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior – Brasile, nel quadro del Programma Capes/Cofecub

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